martedì 11 ottobre 2016

La ruota della fortuna

Proprio in questi giorni sto collaudando gli ecotomografi che sono riuscito a "vincere" attraverso la procedura di gara "Ecotomografi 4" gestita da CONSIP.

Per chi magari non lo sapesse CONSIP è una controllata del MEF che, tra le altre funzioni, si occupa di procedure di gara centralizzate per la Pubblica Amministrazione. Anche se non è lo scopo di questo post aprire una discussione sulla centralizzazione degli acquisti, va detto che il razionale alle spalle di tali scelte lo possiamo immaginare duplice: centralizzando si effettua un'unica procedura di acquisto per diverse aziende, ottimizzando così i costi procedurali (si fa una sola gara alla quale poi aderiscono decine o centinaia di pubbliche amministrazioni); si ottengono inoltre riduzioni importanti sul prezzo di acquisto dei beni/servizi principalmente (ma non solo) per il fattore di scala: acquistare mille penne garantisce un potere negoziale maggiore rispetto al caso in cui si acquisti una sola penna. A ridurre ulteriormente il prezzo contribuisce poi un altro fenomeno importante: c'è sempre una maggiore pressione sulle amministrazioni pubbliche affinché ci si affidi principalmente alle stazioni cosiddette "aggregate". Oggi la pressione è arrivata ad un livello assimilabile quasi all'obbligo cogente. In altre parole, io Pubblica Amministrazione XY non posso procedere in autonomia all'acquisto della carta igienica se uno dei soggetti aggregati che fanno da riferimento a me sta procedendo al medesimo acquisto. Si determina quindi un blocco di mercato per quel bene/servizio che ha la conseguenza di affamare gli operatori economici: se per un periodo medio-lungo, su tutto il territorio nazionale, non si sono potute espletare procedure di gara per l'acquisto di un determinato bene, è chiaro che i fornitori di quel bene staranno col "sangue agli occhi" per aggiudicarsi la gara centralizzata. Questo determina, quindi, un ulteriore abbassamento dei prezzi, a volte a livelli davvero così bassi che ci si chiede se sia possibile riuscire poi a fornire garantendosi un utile da quella vendita.

Ma fatta questa piccola premessa, quello di cui voglio parlarvi è il meccanismo con il quale poi questi beni vengono effettivamente assegnati alle P.A. che ne fanno richiesta, soprattutto nel caso CONSIP.

Ve la romanzo un po', non me ne vogliano i dipendenti e i dirigenti di CONSIP SpA, ma a volte i messaggi arrivano chiari e forti se ci si fa un po' di teatro intorno.

Innanzitutto si crea un alone di terrore non appena si comincia a spargere la voce che una determinata iniziativa si sta attivando. Cominciano le telefonate, i messaggi whatsapp, "All'alba apre il lotto 4", "Ci sono già 1000 aziende pronte per le 5 apparecchiature del lotto 2", ecc. In effetti questa sorta di attacco di panico collettivo è abbastanza giustificato: il numero di apparecchiature di solito disponibili sulla piattaforma è spesso insufficiente a coprire il fabbisogno nazionale. C'è da dire che CONSIP, proprio come policy "statutaria", mette a gara una quantità inferiore rispetto al fabbisogno nazionale (ammesso che sia noto), per non creare poi una posizione di monopolio naturale (che di naturale però non ha nulla), nel quale l'unico fornitore vincitore della procedura CONSIP si trova a dover fornire tutto il territorio nazionale. Ad evitare questo, soprattutto per i servizi, spesso si ricorre alla lottizzazione regionale, in modo da avere a disposizione un ventaglio di fornitori. Il fatto che si debba ricorrere a meccanismi di "autolimitazione", mette già un dubbio, ossia che la procedura centralizzata nasca con un peccato originale. Ad esempio, sul primo punto, ci si chiede se mettere a gara 35 ecotomografi su un fabbisogno di n (con n molto maggiore di 35) apparecchiature sul territorio nazionale, sia effettivamente compatibile con l'assoluto divieto di procedere a gara autonoma per le stazioni appaltanti (principio sancito più volte e ricorrente in vari documenti, la legge di stabilità 2016, seguita dal DPCM 24/12/2015 e anche nel nuovo codice degli appalti, D.Lgs. 50/2016). In altre parole io Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli, sto ferma un anno e mezzo senza poter fare una procedura di acquisto, attendendo l'attivazione della convezione CONSIP Ecotomografi 4, rischiando però di non aggiudicarmeli perché il numero è estremamente ridotto rispetto al fabbisogno e dovendo quindi poi mettere su una procedura di gara che porterà via magari altri 6 mesi, quando va bene.
Anche il principio della lottizzazione territoriale può portare a conseguenze abbastanza insolite. Si fa una procedura di gara identica per 5 gruppi di regioni diverse, e poi magari si aggiudica lo stesso servizio a fornitori diversi a costi diversi. Ci saranno quindi regioni più fortunate e regioni meno fortunate.

Tornando però proprio al meccanismo puro di adesione alla convenzione, la situazione è questa: ci si collega con il sito acquistinretepa, ci si logga con le proprie credenziali che identificano un soggetto preposto all'acquisto, si raggiunge lo strumento desiderato (Convenzione Ecotomografi 4), si clicca sull'oggetto desiderato e... e... e a questo punto comincia un'altra tarantella. L'ecotomografo va "configurato". Eh sì, perché CONSIP, proprio in virtù del fatto che acquista grandi quantità di apparecchiature, effettua gare modulari, così ognuno può scegliersi la configurazione che meglio soddisfa le proprie esigenze. Un principio estremamente corretto, a fronte di una realizzazione pratica piuttosto "dubbia", perché io scopro le configurazioni solo nel momento in cui sto effettuando l'ordine. Non è disponibile un quadro riassuntivo delle opzioni, se non quando si è li, davanti al PC, con il provveditore che urla "Prendilo, prendilo!", un collega che sta sudando su un altro PC davanti al SIMOG per l'emissione del CIG, magari anche il solito rompiscatole dell'ingegnere clinico che dice "prendi la settoriale pediatrica, prendila!", con le mani che sudano perché in quel momento in tutta Italia la stessa scena si sta svolgendo in altre decine e decine di aziende, e si hanno 4 minuti circa prima che finiscano le apparecchiature. I più navigati delle gare CONSIP, ormai, quasi come intenditori di aste su e-bay, non si fanno spaventare più da certe cose: prendono il "pezzo" base, sapendo che è possibile integrare l'ordine successivamente con le varie opzioni. I meno esperti allora, soccombono.


Una volta terminata l'operazione di configurazione, c'è una doppia fase: il sito elabora un pdf con l'ordine informatizzato e si devono fare due cose, emettere il CIG per l'importo che viene riportato dall'ordine (il CIG infatti andrà inserito nella parte finale della procedura) e firmare digitalmente il pdf. A questo punto si è pronti per l'ultima fase, quella dell'invio del pdf firmato digitalmente e della compilazione del form finale. Si clicca su Invio e... e... e spiacenti, la convenzione non è più attiva.


Devo dire che ricevere subito il messaggio che la convenzione non è più attiva, nella sfortuna è comunque una fortuna. Infatti si ha immediatamente la brutta notizia, e il gruppo di persone sudate nell'ufficio se ne fa una ragione. Molto peggio è quando si riceve il messaggio che l'ordine è stato inviato correttamente. A questo punto scattano le telefonate al fornitore per sapere se si è effettivamente rientrati tra i 35 di cui sopra, o si è arrivati nell'intervallo di tempo, nel limbo, tra l'esaurimento delle apparecchiature e il momento nel quale gli strumenti informatici se ne sono finalmente accorti. Momenti quindi di ansia pura, con notizie incontrollabili che somigliano a quelle che Fantozzi riceveva sulla partita della nazionale, segregato insieme ai colleghi al cineforum aziendale durante la "Corazzata Potëmkin" (l'Italia che vince per 20 a 0, con gol di Zoff di testa, su calcio d'angolo).


Però non potete invece immaginare il giubilo, la gioia incontrollabile, la felicità pura che si eleva quando si ha la conferma che ce la si è fatta. Abbracci, strette di mano, pianti, manco dopo aver fatto rientrare l'Apollo 13.

Pensate alla mia soddisfazione quando, mentre ero in provincia di Bari per un corso sulla Risonanza Magnetica, mi arriva la telefonata che alle 17:30 si sarebbe aperta la convenzione di uno dei lotti della gara ecotomografi. Telefono allora in azienda, ma solo per scoprire che, come avviene in molte aziende "normali", ormai, nel pomeriggio inoltrato, non c'erano più colleghi in provveditorato. Mi metto allora in auto insieme ai collaboratori che erano con me al corso e mi dirigo deciso verso Napoli. Ero anche febbricitante quel giorno, perché influenzato. Ma niente poteva fermarmi. Arrivo in azienda verso le 20.00. E chiudo l'ordine. Rullo di tamburi, fanfare, banda al completo, titoli di coda.

Ora, tornando semiseri un attimo, tutto questo assomiglia poco al lavoro scrupoloso di un azienda sanitaria/ospedaliera pubblica. Al lavoro scrupoloso di un ingegnere clinico. E' molto più simile al gioco d'azzardo.

Ritengo personalmente che i modi per migliorare questa situazione ci siano tutti, ma che non ci sia grande volontà di metterli in atto. Si pensi alla banalità di far prenotare le aziende subito dopo l'uscita dei capitolati. Una volta infatti note le caratteristiche richieste per quelle determinate apparecchiature, le aziende potrebbero già decidere se quell'apparecchiatura soddisfa o meno le proprie necessità. Il meccanismo di prenotazione permetterebbe alle aziende "prenotate" di sedersi comode in poltrona ed attendere lo svolgimento della gara CONSIP, e alle aziende che non si siano riuscite a prenotare in tempo di non farsi illusioni, di rimboccarsi le maniche e di procedere a gara autonoma, senza perdite di tempo insensate.

Ai corsi di laurea in Ingegneria Biomedica/Clinica, non occorre insegnare a scrivere un capitolato, cominciamo invece a spiegare come essere veloci con il mouse!

1 commento:

  1. Cercando altro mi sono ritrovato a leggere questo tuo articolo di qualche anno fa e mi ha fatto sorridere il sapere che in certi momenti "Consip" ci troviamo tutti a vivere quei momenti come tu li hai descritti. Sono sicuro che quanto hai descritto si riproporrà al momento dell'attivazione dell'accordo quadro per "Mammografi digitali con tomosintesi" previsto a giorni. In bocca al lupo al mouse più veloce della PA.

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